L’adolescenza: figli e genitori
L’adolescenza è un periodo di sviluppo della nostra vita che mette in moto diversi processi di cambiamento, processi fisici, biologici, culturali e sociali. Tali fattori influenzano il modo in cui il ragazzo percepisce l’immagine di Sé, il proprio ruolo e la propria collocazione nel sistema sociale.
In questa fase del ciclo vitale l’adolescente è chiamato ad affrontare e a rispondere a diversi momenti di sviluppo, ciascuno dei quali richiede il superamento di un compito evolutivo.
Quali sono i compiti di sviluppo di questa fase della vita?
- L’acquisizione di un’identità personale e sociale ben definita;
- L’acquisizione di un proprio Sé corporeo, delle caratteristiche sessuali e della capacità riproduttiva degli adulti;
- La consapevolezza della condivisione della condizione di vita con altri coetanei, che vivono in uno stesso contesto sociale ed economico;
- Le aspettative sociali che proiettano il ragazzo verso il processo di autonomia, verso il futuro, verso la costruzione di progetti, verso il recupero del passato e l’agire responsabile nel presente quale presupposto di continuità e sicurezza per far fronte all’incertezza e al cambiamento.
Il senso ed il valore delle esperienze di gruppo, insieme alle realtà istituzionali come la scuola, accrescono, stimolano e rassicurano il ragazzo nel “sentirsi” parte del contesto sociale e culturale e di poter essere “riconosciuto”. Infatti, attraverso i modelli e gli ideali di gruppo condivisi, l’adolescente aspira alla realizzazione dei propri progetti futuri e al raggiungimento di un’identità personale, sociale e sessuale condivisa.
Perché l’adolescenza è un periodo così difficile della propria esistenza?
L’adolescenza è un periodo particolare, unico per certi aspetti e complesso per altri. La crisi adolescenziale rimette in gioco le esperienze del passato, il rapporto con i genitori, ed è un’ opportunità unica per rielaborare le dinamiche non risolte. È un’ occasione di crescita in cui i contrasti, i conflitti e le incomprensioni coinvolgono adulti e adolescenti in un confronto continuo. I cambiamenti fisici dell’adolescente, ad esempio, coinvolgono anche i genitori, i fratelli e o le sorelle con vissuti di emozioni forti.
Infatti se da una parte i ragazzi comprendono di non essere più bambini, ma ancora non abbastanza adulti e autosufficienti, dall’altra i genitori cominciano a mettere in discussione il proprio ruolo e dovranno, insieme ai propri figli, ripercorrere alcune tappe del loro passato per rivedere alcune dinamiche del loro essere stati adolescenti incompresi e insoddisfatti.
L’adolescenza rappresenta, quindi, una fase delicata, complessa e che per questo merita la dovuta attenzione. Si è pensato perciò di attivare dei gruppi di sostegno sia per i genitori, sia per i propri figli adolescenti.
Quale intervento?
I gruppi di sostegno dedicati ai genitori vogliono supportare questa fase critica del ciclo vitale, causata dal timore di perdere il controllo dei figli, di vederli man mano allontanarsi e la relativa paura di restare soli. Tuttavia attraverso i gruppi di sostegno si apre la strada per un ricco confronto e per un importante scambio reciproco. L’intento è quello di creare uno spazio di ascolto, di sostegno e di supporto, in cui attraverso lo scambio di esperienze emotive tra i partecipanti si favorisce la messa in discussione di sistemi rigidi, “bloccati” in rapporti conflittuali che sembrano perpetuarsi nel tempo senza trovare via d’uscita.
Inoltre vengono attivati gruppi di sostegno tematici dedicati agli adolescenti che presentano maggiori resistenze e difficoltà in questa complessa fase della vita. Il supporto e lo scambio nel gruppo favoriscono anche per loro la soluzione di vissuti conflittuali, per poi aiutarli ad acquisire una propria identità personale, sociale e sessuale.